Uve raccolte a mano nella seconda metà di settembre in piccole cassette da 15kg, dopo la loro pigia-diraspatura e la soffice pressatura, il mosto ottenuto conduce la fermentazione alcolica sfruttando tutti i suoi lieviti indigeni. Una volta arrivato il mosto ad una concentrazione zuccherina di 15 g/L, esso viene freddato (portato a 0 gradi), travasato e successivamente imbottigliato. L’ultima parte della fermentazione,quindi, termina in bottiglia, dove appunto, si sviluppano le atmosfere necessarie che gli permettono di acquisire la giusta frizzantezza. Dopo la rifermentazione in bottiglia il vino ha svolto un affinamento di 5 mesi sui lieviti senza esser mai sboccato.